ATTIVITA' ANNO 2025
PROSSIMI APPUNTAMENTI
PER PARTECIPARE ALLE NOSTRE GITE E' NECESSARIO ESSERE TESSERATI AL GRUPPO DAICHESPIANA
PUO' CAPITARE, E' GIA' CAPITATO CHE QUALCUNO PRIMA DI TESSERARSI VOGLIA, GIUSTAMENTE, PROVARE A CONOSCERCI
IN QUESTO CASO E' NECESSARIO COMUNICARLO A MIRKO TRE GIORNI PRIMA DELL' EVENTO.
Durante le nostre gite i cani non sono ammessi, molti dcs ne posseggono uno e sarebbe un problema dire si a tutti.
PAGINE IN ELIMINAZIONE / COSTRUZIONE
POCO ALLA VOLTA CERCHEREMO DI INSERIRE NEL SITO ANCHE IL MATERIALE RELATIVO AGLI ANNI SCORSI, POCO ALLA VOLTA.....
ANNO 2015
Giro dei Forti di Nava, 27 Dicembre 2015
Settantaseiesima gita dell'anno dei daichespiana, per me solo la terza. Solito appuntamento al Baretto e mi accorgo di non essere più l'ultimo arrivato, infatti c'è un nuovo acquisto ma con i dcs è la normalità. Si parte, prima tappa a Pieve di Teco per incontrare il presidente e altri amici. Temperatura 1° ma questo di certo non ci spaventa. Arrivati a Nava si parte, siamo in ventisei. Oggi il capogita è Beppe, la sua vice Gabriella. Arrivati al secondo forte breve pausa per cominciare ad alleggerire l'abbigliamento. Giornata meravigliosa, in cielo neanche una nuvola, scie di aerei dappertutto, chi dice quello è il Nizza-Milano chi dice Villanova-Madrid (?!?). Proseguiamo e svoltando a sinistra abbandoniamo l'asfalto per una comoda mulattiera che iniziando a salire ci porta al punto più alto della gita, il Monte Ariolo. È giunto il momento per rifocillarsi e, mentre apprezziamo il vermentino offerto dal presidente e vin santo e cantuccini portati da Nives e Floriano ammiriamo alla nostra sinistra la catena che va dall'Antorotto al Pizzo d'Ormea al Mongioje giù sino al Saccarello e al Frontè. Panorama veramente mozzafiato! Al grido di "putrui issaive"(scansafatiche alzatevi) Mirko ci invita a ripartire...e in breve raggiungiamo le auto e concludiamo la gita. Come ho imparato non può mancare una sosta al bar, non prima che il presidente ringrazi la...mano sconosciuta che ha pensato bene di infilargli due pietre nello zaino. Ci domandiamo chi abbia avuto tanto ardire perché pare e sottolineo pare di solito è lui che...fa questi regali... Ci salutiamo e guardando l'orologio penso che sette ore sono volate senza accorgermene, ma del resto questo è successo anche alle altre due gite cui ho partecipato. Un ultimo scambio di auguri a Imperia e, non prima di aver deglutito una squisita (?!?) galletta offertami da Simona, appuntamento alla prima gita del 2016. Buon anno a tutti i daichespiana e, se posso allargarmi, mi sento già un po dei vostri.
Gian Piero Trucco
Sabato 18 e Domenica 19 Luglio ANELLO DELLA VALLE PESIO
Doveva essere un giro diverso ma abbiamo valutato impegnativo il percorso della Domenica dal Rifugio Garelli a Carnino attraverso il Passo del Duca, Capanna Morgantini etc. Abbiamo mantenuto pero' la sosta al Garelli dove molti di noi non sono mai stati. PROGRAMMA Sabato Partenza dal Bar Borgo Peri a Imperia alle ore 07.00 con destinazione Pian delle Gorre ( nei pressi della Certosa di Pesio ). Inizio trekking fino al Rifugio Garelli, con 926 mt di dislivello attraverso boschi, cascate etc. Cena, pernottamento e prima colazione al prezzo di Euro 37. Il Percorso Dall’area di sosta presso il Rifugio di Pian delle Gorre si imbocca la strada forestale nel Vallone del Saut. Dopo 200 metri si lascia la strada per salire a sinistra il sentiero con segnavia H 6 diretto nel Vallone di Serpentera. Mezzora di comodi tornanti all’ombra dell’Abetina del Buscaié sono la tonificante premessa alla splendida radura del Pian del Creus (1300 m). Attraversato il pianoro si prosegue nel vallone raggiungendo il poggio erboso del Gias Madonna. Si imbocca quindi il sentiero sulla destra con indicazione Rifugio Garelli che a mezzacosta conduce al Gias della Costa. Senza perdere quota si giunge al Gias Soprano di Sestrera, da dove si scorge il caratteristico profilo del Rifugio Garelli che si raggiunge in poco meno di mezzora . Sosta, con visita alla vicina stazione botanica dedicata ai botanici É. Burnat e C. Bicknell dove osservare specie endemiche delle alpi Liguri e Marittime, vere rarità floreali. Domenica Scendiamo fino ai laghetti del Marguareis per poi risalire al Passo del Duca mt 1989, Passo del Prel, Gias degli Arpi, Pis del Pesio e Pian delle Gorre. Un bellissimo percorso, stavolta con dislivelli contenuti. Ho parlato con il gestore del Rifugio e ho opzionato dieci posti. Opzione valida fino al 10 Luglio. Se riusciamo a superare questo numero tanto meglio, pero' devo saperlo al piu' presto per cui chi e' interessato non aspetti proprio il 10 Luglio per prenotare. A breve inseriro' nel sito notizie e curiosita' sul bellissimo Parco della Valle Pesio, con il Marguareis sempre lassu' , inconfondibile vetta da noi raggiunta piu' volte. Mirko 334 3039394
SEBORGA
Anticipando l'allerta meteo, scegliamo una splendida giornata per provare questo percorso, sulle colline di Bordighera, che Claudio vuole proporre al gruppo. Siamo in sei, la star sarebbe Gino appena rientrato dalle imprese canariensi, ma lui, invece di raccontarci le sue fatiche, per prima cosa si informa sull'arrivo di eventuali nuove prede fra le dcs... e vabbè! Partiamo in salita, con passo turistico, fra belle ville e fasce coltivate, in particolare a ginestra, quella bianca. Raggiungiamo Sasso, tipico borgo ligure con una splendida piazzetta dove, nella stagione estiva, si svolge una succulenta sagra... ne terremo conto!!! Lunghi tratti sono su asfalto, le vie d'accesso alle ville hanno coperto l'antica mulattiera, ma il superbo panorama e i primi fiori primaverili allietano il percorso. A Seborga veniamo accolti dal curatore del Museo degli strumenti musicali, che merita la breve sosta, poi, attraversato il paese e visitata la cappella di San Bernardo, ci inoltriamo sul sentiero che aggira la valle e ci farà rientrare sull'altro versante: adesso sì, siamo nel bosco di lecci e pini, camminiamo quasi in piano, ma le due competitive si mettono davanti e impongono un ritmo esagerato: fortunatamente al Passo del Ronco dobbiamo fare una congrua sosta , vista la presenza di incroci multipli. Le due, sempre loro, spingono per la via più ripida, Claudio chiede l'aiuto da casa... alla fine scegliamo la via segnata sulla mappa, aggiriamo il Monte Nero e cerchiamo un posto idoneo per la sosta pranzo; bellissimo panorama, Bordighera di qua, Ospedaletti di là, poi finalmente in discesa nella macchia mediterranea. Raggiungiamo le prime ville, splendidi giardini, piante tropicali... ma soprattutto le auto che ci porteranno, dopo l'accurato pediluvio, in una gelateria del centro! In definitiva una bella gita, sicuramente da riproporre, magari con qualche piccola variante per diminuire sia i tratti in asfalto che la lunghezza complessiva... hai visto mai che non ci resti il tempo per il gelato ;).
Gianni Peirano
VALLE IBA' - 11/01/2015
A cura di Angela Denegri
Epifania ultimo giorno di vacanza, come si poteva mancare ! Lunedi’ sera telefono al presidente confermandogli la mia presenza . Mi ha fatto l’onore di venirmi a prendere davanti casa, per la verità si e’ velocemente......liberato di me a Borgo Peri dove ho trovato piacevole compagnia in macchina con Anna Maria , Rosy ed Enza. Con gli altri, dopo gli auguri di rito, raggiungiamo Gianni all’uscita autostradale di Albenga, e poco dopo aver superato l’abitato di Peagna parcheggiamo le auto e ci inoltriamo in Valle Iba’ La giornata e’ splendida cosi’ come la compagnia, e nonostante la Valle sia poco soleggiata il torrente in vari tratti ci offre lo spettacolo di piccoli e tersi laghetti , mentre saliamo spediti verso il Pizzo Ceresa. Una breve sosta e ci dirigiamo verso il Poggio Grande. Per la verità, con Giorgio in testa seguito da me ed altri sei o sette dcs siamo talmente energici che poco prima della vetta ci imbarbichiamo (nuovo vocabolo) in un passaggio non proprio agevole da cui troviamo poi difficile ritornare sulla strada (quella corretta che hanno percorso gli altri dcs), con qualche difficoltà. Situazione naturalmente documentata da foto varie, e varie ilarità, ma in qualche modo ci ricongiungiamo agli altri e raggiungiamo la cima. Il sole ci accoglie, la vista e’ splendida, una piccola sosta e poi tutti verso il forte dove finalmente ci rifocilliamo, e come sempre gustiamo i biscotti di Maura e i wafer di Simona. Il posto e’ un po’ umido, ci prende freddo e ci avviamo verso il Santuario di Balestrino sul Monte Croce, dove lo sguardo spazia su tutta la vallata di Albenga E' veramente un luogo incantevole, dona sensazione di pace e serenità. Il Santuario e' stato edificato dopo che a una bambina, tempo fa e' apparsa la Madonna. Un signore ci apre la piccola Chiesa che possiamo visitare, e scopriamo con sorpresa che e’ il marito della veggente. Ci racconta quindi tutta la storia, e ci rimane nel cuore la sua tranquillità e la sua semplicità. Cominciamo a sentire freddo e ci avviamo verso la via del ritorno, la discesa e’ piuttosto impegnativa, in alcuni punti ci soffermiamo e l’ultimo sole ci riscalda ancora un po’, abbiamo fatto un po’ tardi e con in coda il nostro presidente , stranamente un po’ infangato sul deretano...., ci ritroviamo tutti sulla strada asfaltata, dove dopo poche centinaia di metri ritroviamo le nostre macchine e dopo qualche difficoltà da parte mia nel ritrovare le chiavi di casa, ci avviamo verso casa. Grazie a Gianni Peirano per averci fatto conoscere un altro angolo della nostra bella Liguria.
MONTE ARENA
Siamo ancora più di venti ad affrontare questa escursione lunghetta e panoramica; a Vesallo di Castelbianco lasciamo le auto e ci incamminiamo sulla strada che, a mezzacosta, percorre la riva sinistra della bassa Val Pennavaire e che ci porterà alla punta del "promontorio" tra questa e la Val Neva dove i Piemontesi, verso la fine dell' '800, costruirono il forte di Monte Arena, gemello di quelli di Poggio Grande e di Rocca Liverna, da noi già ben conosciuti. La visita ai ruderi del forte consente di posare momentaneamente gli zaini... così anche l'"ultimo arrivato" potrà subire il "battesimo" e portarsi a spasso per il resto della giornata un piccolo faraglione sulla schiena!!! Ora si rientra verso ovest, salendo in cresta con una bella visuale sulle due valli e sugli splendidi borghi di Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena; pranzo, con relative gags, sulla cimetta e quindi si torna a valle, facendo un po' di "fuori pista" fra gli arbusti per aumentare il divertimento (?!?); poi, quando il sole caldo della mattina ci ha ormai abbandonato, riprendiamo le auto per andare a visitare il vicino borgo telematico di Colletta di Castelbianco, raro esempio di recupero architettonico "illuminato". Giornata calda, moderatamente impegnativa, ma divertente come sempre, con i daichespiana !
Gianni Peirano