RACCONTI

Vacanza in Corsica

In una delle numerose volte che siamo stati in quella isola meravigliosa è successo un fatto non studiato, è venuto così….. Dunque, dopo due o tre giorni di camminate abbiamo deciso di fermarci, tutti liberi. Neanche a dirlo ci siamo ritrovati direi tutti o quasi…. al Restaurant Le Cabestan di St Florent Bel locale nel centro storico e cosa vuoi mangiare a St Florent ? Pesce naturalmente. E così è stato, nel tavolo dove ero io ci siamo fatti fuori un dentice spettacolare, il cameriere ce lo ha pulito bene ed è rimasta la lisca che stava portando via quando entra Ivano con altri dcs e allora la lisca ce la teniamo sul tavolo….. Aspettiamo che Ivano ordini anche lui pesce e dopo un po' dico al cameriere di sistemarla bene e servirgliela. Detto fatto, con estrema professionalità va al suo tavolo e gliela mette davanti…. Come faccio ora a spiegarvi la faccia di Ivano ? Però prima che la situazione prendesse una brutta piega…. abbiamo fatto un fragoroso applauso e lo scherzo è finito. Però che faccia aveva fatto…. Mirko

RIFUGIO MONGIOIE 1

Credo fosse l'anno 2008 e credo anche fosse la prima volta in un Rifugio con i dcs e.... anche la prima volta per la..... scalata al Mongioie, credo.... Bene, appuntamento il Sabato a fine mattinata a Viozene con l' intenzione di andare su al Rifugio Mongioie nel primo pomeriggio dove avevamo prenotato cena e pernottamento per poi l' indomani cimentarci nella salita all' omonima montagna. Guardiamo l' ora, anzi Ivano guarda l'ora e dice che è presto per andare su, cosa facciamo poi ? Io che lo conosco da una vita so già dove vuole andare a parare..... e infatti prosegue dicendo che si potrebbe andare a prendere qualcosa da bere alla Tramontana del nostro caro amico Carlo A. Va bene, andiamo....😀 Una volta arrivati qualcuno ha un po' di appetito, negli zaini non abbiamo molto, si pensava che una volta al Rifugio..... Va be' ve lo dico subito come è finita, tutti a tavola al ristorante della Tramontana, antipasti, primi,secondi, dolci, caffè etc...... Lo so, il percorso da Viozene al Rifugio è breve (anche se un po' in salita) ma io ricordo che più o meno tutti noi abbiamo faticato parecchio, chissà come mai..... 🍸🍺🍸🍺 Poi vi raccontero' della serata del Sabato quando dovevamo andare incontro ad alcune di noi..... Mirko

RIFUGIO MONGIOIE 2

Botta e risposta.... Ecco il racconto di Gabriella S. relativo a quel Sabato sera di cui parlavo nel mio precedente racconto. Ora tocca a me ricordare... Era il lontano 2008 quando con l'appena nato gruppo DCS si decide di salire al Mongioe. L'idea è quella di salire ul sabato pomeriggio al rifugio, ma Franca M., Elda ed io non possiamo prenderci il sabato libero e così dopo un consulto con il gruppo decidiamo di salire la sera, tanto Mirko ci tranquillizza "Quando siete vicine a Viozene chiamate, ma non sarà neanche necessario perché saremo lì ad aspettarvi!!". E allora TRANQUILLE, finito di lavorare sabato sera si parte per Viozene. Ovviamente arrivate nei dintorni di Viozene proviamo a chiamare, ma i cellulari non hanno campo. Ma che ci importa, tanto ci stanno aspettando!! Arrivate a Viozene non vediamo nessuno e allora ci incamminiamo tanto li incontreremo per strada... Con gli zaini sulle spalle, alla luce delle frontali e chiacchierando a voce alta, onde evitare incontri ravvicinati con qualche animale notturno, si parte fiduciose. Ci facciamo quasi tutto il percorso senza incontrare nessun DCS, ormai rassegnate che nessuno ci verrà incontro, ma siamo determinate a non lasciarci scoraggiare. Finalmente quando siamo praticamente arrivate sentiamo la voce amica di Dino che ha visto le nostre luci e ci viene ad accogliere. Di Mirko neanche l'ombra! È stravaccato al rifugio nell'oblio più totale e non sa più di avere 3 amiche che contano su di lui. Tutto questo gli sarà sempre ricordato anche negli anni a venire.... Noi non dimentichiamo!!! Gabriella 💛 ****** Al Rifugio a cena forse ho bevuto un bicchiere in più, non sono abituato.... Mirko ❤️

ANNAMARIA D.

Buongiorno dcs, il mio racconto odierno. Buongiorno dcs, questi sono due episodi che riguardano la nostra Annamaria D. Del primo un po' mi vergogno perché sono, siamo stati str…. Escursione credo a Pompeiana, Annamaria era alla sua seconda/terza gita, non ricordo bene. Io e un altro str…. la facciamo rallentare in coda con noi e senza tanti giri di parole le diciamo che questa sarà la sua ultima gita, che non è gradita, che non fa per noi avere una come lei in gruppo….. Cosa non assolutamente vera in quanto bella persona e decisamente adatta per la vita di gruppo. Torniamo a noi, sentite quelle parole ci domanda perché, cosa ho fatto, e lo dice con il groppo in gola guardandoci incredula. Continuiamo ancora per un minuto, non di più e poi ci scappa da ridere ma ora credo che non sia stato un gran bello scherzo….. Altro episodio, stavolta in un Bar nel centro di Albenga al termine di una nostra gita. Al tavolo io, Annamaria e un altro dcs. Ad un certo punto lei si alza e va in bagno lasciando il telefonino sul tavolo… È un attimo, lo prendiamo, ci mettiamo in un angolo, ci tiriamo giù le murande e ci fotografiamo il lato B….. poi rimettiamo il telefonino sul tavolo come lo aveva lasciato lei. Ritorna e io con il mio complice cerchiamo di far venire il discorso sulle foto odierne, ma che bei panorami, che bei posti, io ho fatto qualche foto, guardate, e tu Annamaria ? Si, anche io ma non si decideva a farcele vedere, si parla d'altro ma torno sull'argomento foto…. Allora Annamaria, ce le fai vedere le tue foto, sei brava, dai. E lei, ma no, tanto io una volta a casa le scarico senza neanche guardarle e le metto su Facebook. Belin, il mio complice mi fa segno di non dire nulla ma non ce la faccio, le dico, guardiamole insieme, sono curioso e naturalmente compaiono quei due sederi e lo scherzo finisce anche stavolta con belle risate e il pericolo Facebook è scampato….

Mirko

CIMA DURAND - 19 LUGLIO 2020

Domenica 19 luglio 2020 Cima Durand ( da Artesina) Il resoconto che leggerete e`il primo che scrivo dopo tanti mesi di sospensione obbligata delle nostre attività , vi confesso quindi che sono un po` emozionata. Durante questi lungo periodo di reclusione forzata il gruppo DCS mi e`mancato molto, ho avuto modo di riflettere su quanto il distanziamento ci avesse privato del piacere di stare insieme non solo per compiere l'impresa, raggiungere una meta, ma per il desiderio di incontrare dei cari amici con cui condividere ore liete, divertenti, con la consapevolezza di poter contare sull'aiuto di tutti anche nei momenti di difficolta`. E adesso veniamo al racconto della gita odierna. Mi alzo prestissimo per forza di cose, la partenza dal Bennet e` fissata alle 7, siamo 2 auto con equipaggi di 4 persone ( tutti con mascherina naturalmente) Io sono co Mirko, Rosangela e Giovanna mentre Danielle trasporta Giorgio, Franca e Silvia. Durante il tragitto fino a Ceva si chiacchiera, abbiamo tante cose da raccontarci, dato il lungo tempo di separazione. Imbocchiamo l'autostrada fino a Mondovi` poi direzione Villanova e quindi Frabosa, arrivando ad Artesina poco dopo le 9, e all'altezza del condominio Betulle 3 troviamo Felice e Michele che ci hanno raggiunto partendo dalla loro abitazione in Piemonte. Adesso ci siamo tutti e la gita puo`cominciare, la temperatura e` freddina ma attaccando immediatamente un ripido pendio erboso ci riscaldiamo subito, percorrendo lo sterrato giungiamo a La Colletta m.1501, poi sempre arrancando la salita ci conduce al Pian della Turra a m.1755, breve pausa dal rifugio (chiuso) dove arriva la seggiovia. Continuiamo il percorso accompagnati da nubi e nebbie che avvolgono il crinale, si suda molto, in circa 2 ore, seguendo la linea degli impianti di risalita, si arriva alla vetta contraddistinta da una semplice croce di ferro. Quando arriviamo tutti, ci sediamo sulle rocce della Cima Durand m.2092, finalmente la nebbia si dirada e ci permette di ammirare un panorama superbo, davanti a noi la massiccia sagoma del Mondole` e le Alpi liguri dal Marguareis alla Cima delle Saline etc. Scaldati dal sole consumiamo il nostro pranzo raccontandoci le nostre impressioni. Dopo circa un'ora si riparte, scendendo lungo un'altro percorso e ci troviamo nuovamente tra nebbia e sprazzi di sereno. L' umore e` allegro, ogni tanto qualcuno spara qualche cavolata, Rosangela e Felice lasciano il sentiero tagliando per I prati e Mirko gli urla " attenti ai pozzi artesiani…. i!! " Giunti al Gias della Madonna, il gruppo si ricompatta, Michele se ne esce chiedendo al Presidente " Ti ricordi che polenta buonissima abbiamo mangiato al Rifugio.....? " E Mirko " certamente non eri con me!! " Sappiamo tutti che lui odia la polenta! Ridendo e scherzando intorno alle 15 giungiamo dalle auto, ci salutiamo con il resto del gruppo e via si riparte, la strada e` ancora lunga,qualcuno si ferma al Bar di Artesina. Alle 17 siamo al Bennet, ci lasciamo con l'augurio di rivederci presto. Una giornata trascorsa all'insegna di quel senso di liberta` che pensavamo di aver perso per sempre. Bentornati Daichespiana!

Patrizia Briganti

ANELLO DI UPEGA - 12 LUGLIO 2020

ita nr 801 Domenica 12 Luglio 2020 Da tempo volevo scoprire questo percorso che dalla Colla Bassa porta come destinazione finale in Val Tanarello, noi ci siamo girati molto prima ma andiamo per ordine.... Ritrovo dei sedici partecipanti a Upega, una nuova e credo futura Socia, Mariangela B. Dopo molto tempo rivedere alcuni amici è sempre una forte emozione, sono persone con le quali abbiamo condiviso gite, vacanze, momenti felici e anche tristi, momenti di vita. Bene, inizio escursione quasi subito in salita ma nel bosco, si fatica ma all'ombra è tutta un'altra cosa.... Eccoci alla Colla Bassa, mt 1552, breve, brevissimo riposino e poi via verso Pian Cavallo, o per lo meno verso sto bivio che avevo trovato su una cartina, ma sono pessimista e anche preoccupato per il sentiero coperto da erba e a tratti franoso, direi quasi pericoloso con laggiù la Val Tanarello..... Ad un certo punto vediamo un ometto di pietre e voltiamo cercando di trovare un percorso per la cima ma si naviga a vista, decidiamo di rinunciare tranne due ardimentosi che proseguono e la raggiungono. Li aspettiamo più in basso, a pranzo.... dove a Giorgio gli si apre uno scarpone che ripariamo subito con il nastro sperando che tenga. Gruppo nuovamente riunito, si torna indietro quando Mariangela si procura una fastidiosa slogatura ad una caviglia, prontamente fasciata dalla nostra Annamaria. Si prosegue con difficoltà, zoppica, le fa male e siamo molto lontani dalle auto, sono un po' preoccupato. Ma è una tosta, stringe i denti e con l'aiuto decisivo di Giorgio riesce a terminare la gita. Ho una bellissima immagine che non dimenticherò mai, Giorgio con lo scarpone ormai quasi completamente aperto che cammina a fatica ma che si rivolge a Mariangela e le continua a dire di appoggiarsi a lui lungo la discesa, con lei che zoppica vistosamente. Tanto per non farci mancare niente qualcuna accusa dei crampi ma passa tutto subito, meno male. La gita è finita, io annuncio ufficialmente che sto sentiero non mi vedrà più.... e poi tutti alla Locanda di Upega per il solito bel finale. 🍺🍺🍺🍺🍺🍺🍺🍺

Mirko

LE TRE DISPERSE......

Botta e risposta.... Ecco il racconto di Gabriella S. relativo a quel Sabato sera di cui parlavo nel mio precedente racconto. Ora tocca a me ricordare... Era il lontano 2008 quando con l'appena nato gruppo DCS si decide di salire al Mongioe. L'idea è quella di salire ul sabato pomeriggio al rifugio, ma Franca M., Elda ed io non possiamo prenderci il sabato libero e così dopo un consulto con il gruppo decidiamo di salire la sera, tanto Mirko ci tranquillizza "Quando siete vicine a Viozene chiamate, ma non sarà neanche necessario perché saremo lì ad aspettarvi!!". E allora TRANQUILLE, finito di lavorare sabato sera si parte per Viozene. Ovviamente arrivate nei dintorni di Viozene proviamo a chiamare, ma i cellulari non hanno campo. Ma che ci importa, tanto ci stanno aspettando!! Arrivate a Viozene non vediamo nessuno e allora ci incamminiamo tanto li incontreremo per strada... Con gli zaini sulle spalle, alla luce delle frontali e chiacchierando a voce alta, onde evitare incontri ravvicinati con qualche animale notturno, si parte fiduciose. Ci facciamo quasi tutto il percorso senza incontrare nessun DCS, ormai rassegnate che nessuno ci verrà incontro, ma siamo determinate a non lasciarci scoraggiare. Finalmente quando siamo praticamente arrivate sentiamo la voce amica di Dino che ha visto le nostre luci e ci viene ad accogliere. Di Mirko neanche l'ombra! È stravaccato al rifugio nell'oblio più totale e non sa più di avere 3 amiche che contano su di lui. Tutto questo gli sarà sempre ricordato anche negli anni a venire.... Noi non dimentichiamo!!! Gabriella 💛 ****** Al Rifugio a cena forse ho bevuto un bicchiere in più, non sono abituato.... Mirko ❤️

MONGIOIE 2008

Credo fosse l'anno 2008 e credo anche fosse la prima volta in un Rifugio con i dcs e.... anche la prima volta per la..... scalata al Mongioie, credo.... Bene, appuntamento il Sabato a fine mattinata a Viozene con l' intenzione di andare su al Rifugio Mongioie nel primo pomeriggio dove avevamo prenotato cena e pernottamento per poi l' indomani cimentarci nella salita all' omonima montagna. Guardiamo l' ora, anzi Ivano guarda l'ora e dice che è presto per andare su, cosa facciamo poi ? Io che lo conosco da una vita so già dove vuole andare a parare..... e infatti prosegue dicendo che si potrebbe andare a prendere qualcosa da bere alla Tramontana del nostro caro amico Carlo A. Va bene, andiamo....😀 Una volta arrivati qualcuno ha un po' di appetito, negli zaini non abbiamo molto, si pensava che una volta al Rifugio..... Va be' ve lo dico subito come è finita, tutti a tavola al ristorante della Tramontana, antipasti, primi,secondi, dolci, caffè etc...... Lo so, il percorso da Viozene al Rifugio è breve (anche se un po' in salita) ma io ricordo che più o meno tutti noi abbiamo faticato parecchio, chissà come mai..... 🍸🍺🍸🍺 Poi vi raccontero' della serata del Sabato quando dovevamo andare incontro ad alcune di noi.....

Mirko

ALTOPIANO DELLE MANIE

Qualche anno fa con Vanda Decidiamo per un giro infrasettimanale con un gruppo di Finale Ligure, sull' Altopiano delle Manie. Non conosciamo nessuno, ci aggreghiamo al gruppo. Dopo aver camminato per un bel po' ci fermiamo per una breve sosta, panorama molto bello, ad un certo punto un partecipante mi si avvicina e mi chiede gentilmente se desidero un po' di zenzero, io lo guardo, gli dico no grazie e poi serio "ma il futuro di zenzero è io zenzero' o io zenzerero' ? Questo mi guarda, non dice niente e se ne va..... Poi nel proseguimento noto che parla con gli altri e mi indica, chissà cosa dirà loro....

Mirko

ROCCA DELL' ABISSO 1

Buongiorno dcs, come é noto a me piace il caffè d' orzo e spesso durante le escursioni ne porto un thermos nello zaino, offrendolo poi secondo le regole della buona educazione.... A parte due o tre amici che apprezzano non vi dico le facce degli altri😡, come se avessi proposto chissà cosa. Ivano si spinge oltre lanciandomi un epiteto che non sto a scrivere.... Bene, gita alla Rocca dell' Abisso, una escursione abbastanza impegnativa, io giunto in prossimità del laghetto dico a Ivano che in cima non ce la faccio ad arrivare, al che lui propone che se ci riesco lui si berrà un bel bicchiere di orzo.... Una occasione troppo ghiotta per cui a stento e a fatica ce l'ho fatta e lui stando ai patti ha fatto ciò che aveva promesso 😀 Tra l'altro ricordo che in vetta c' era un nebbione e io, affamato ho scelto una bella pietra dove sedermi a pranzare, poi micome spesso succede in altura la nebbia si dirada in un attimo e mi accorgo di essere seduto sul bordo, per poco mi sento male😟

LE CACCHE DEL LUPO

Buongiorno dcs, questa che vi racconto è forte, simpatica e raccontarla è riduttivo, bisognava esserci e vivere quel particolare è breve momento.... Dunque, risale a un bel po' di anni fa quando si andava in giro con Efrem, grande amico Le preparatissima guida.

Gita dal Colle di Caprauna all' Armetta con le ciaspole, bellissima escursione

Al ritorno improvvisamente Efrem che era in testa al gruppo fa segno di fermarsi, ha visto della cacche di lupo sulla neve.

Non capita spesso, è un evento e immediatamente ha iniziato a telefonare a destra e a sinistra.... per informare appunto di questa cosa che permette di conoscere gli spostamenti dell'animale, mi ricordo che aveva fatto una specie di recinto con i bastoncini intorno a quelle cacche.....

Mentre ci spiegava, fra una chiamata e l'altra, qualcosa sulla vita di questo animale selvatico improvvisamente a bassa quota un Canadair.

Tutti a testa in su e Luca B. mi dice "Belin, Efrem deve ancora interpellare la Marina Militare poi ha chiamato tutti" Lo diciamo ad alta voce e giù una bella risata Ogni volta che torno da quelle parti ci penso e ricordo con nostalgia quanti bei posti Efrem ci ha fatto conoscere, noi eravamo un po' alle prime armi o quasi.

Buona giornata.

Mirko

MARILENA DAL PASTORE.....

Al Rifugio Mondovì ci siamo andati un sacco di volte ma la storiella di oggi riguarda una nostra Socia, Marilena B. che non ci era mai stata e quindi non lo conosceva.

È capitato quel giorno quando prima di arrivarci ci ha beccato un bel temporale, nebbia, grandine, il gruppo si è un po' disunito e appunto Marilena che era avanti appena vista la casa del pastore, poco distante dal Rifugio ci si è infilata dentro credendo di essere arrivata…..

Arrivati la cerchiamo, Mariolino il rifugista dice di non aver visto nessuno, sale la preoccupazione, ma dove è finita ? Come sempre i telefonini non servono a nulla, non sappiamo che fare quando la vediamo arrivare, bagnata fradicia anche lei….

Ci racconta che è entrata dal pastore e ha chiesto dove si poteva spogliare, dove erano le camere. Immagino che lui fosse contento ma suo malgrado ha dovuto dirle che non era il Rifugio ma se voleva rimanere….. Quante risate quando lo raccontava.

Buona giornata

Mirko

IL CATETERE

Buongiorno dcs Per andare a camminare in montagna le cose indispensabili sono poche, tutto il resto è a discrezione dei partecipanti. Un buon paio di scarponi quindi, da bere e da mangiare, una giacca a vento, esagerando anche un ricambio da tenere in auto. Tutto ciò non lo scriviamo ormai più nei nostri comunicati, lo ricordiamo solo ai nuovi iscritti e chi si avvicina per la prima volta al mondo del trekking. Esaurita questa premessa ecco quindi il racconto odierno. Dunque, nel mio zaino infilo sempre almeno una bottiglia da un litro e mezzo di acqua, talvolta anche due bottiglie se si prevede una di quelle giornate afose che ben conosciamo. Però per evitare di fermarmi, togliermi lo zaino, bere, rimettermi lo zaino…. da tempo ho optato per due soluzioni, la prima consiste in un marsupio portaborraccia da legare alla vita, l'altra in quel contenitore di plastica ( che io chiamo…. catetere ) da infilare nello zaino da cui fare uscire, poi una cannuccia, in modo da poter dissetarmi senza sprecare energie preziose…. Questa volta avevo il "catetere" riempito di the, esperimento sbagliato, meglio l'acqua. Si trattava di un fine settimana, mi trovavo nella camerata di un Rifugio, non ricordo quale e giravo con sto…. contenitore in mano per andarlo a svuotare quando incontro una nostra Socia che vedendomi mi chiede cosa è sta roba e io pronto, sottovoce "senti, non lo sa nessuno ma ho problemi alle vie urinarie e mi tocca camminare con questo, posso appoggiarlo un attimo qui sul tuo letto ? " Nooo, per favore, vai in bagno" , la risposta, al che le ho detto che era del semplice the al limone…. e giù una bella risata. A domani.

Mirko

LA PRIMA AIROLE - BREIL

La prima Airole-Breil, tutta sotto l'acqua ma proprio tutta, con Mary, Antonella e Sara, il gruppo stava nascendo in quei mesi, a Breil zuppi da fare paura, in Stazione ricordo che avevo mangiato un panino con molto aglio, le ragazze mi evitavano... 😀 E poi quell'indimenticabile viaggio di ritorno in treno, con il controllore (donna) che non passava mai, poi abbiamo capito il perché 😀 Abbiamo insieme una montagna di ricordi, aiutatemi a metterli insieme,fanno parte della nostra vita. ❤️ Mirko

Le tre signorine di Valcona Soprana

Sono passati ormai molti anni, credo si trattasse del 2008, la nostra prima volta sul Marguareis, con Efrem. Partenza il Sabato da Carnino con destinazione Rifugio Don Barbera dove avevamo prenotato cena, pernottamento e prima colazione della Domenica. A cena, come sempre, già da allora risate e allegria, vietate discussioni di politica e via dicendo, atteggiamento proseguito negli anni, per cui io e Ivano ci siamo inventati che intorno alle dieci di sera sarebbero arrivate, con un'Ape, tre signorine da Valcona Soprana, tre signorine non proprio giovanissime ma desiderose di compagnia….. dietro un piccolo compenso, un rimborso spese diciamo…. Tutti naturalmente a ridere, compresi i nostri vicini di tavolo, quando ancora si poteva stare vicini…. 😞 Comunque terminiamo la cena, ancora qualche cazzeggio e quindi ce ne andiamo fuori, la serata è splendida, ci rilassiamo quando ad un certo momento Ivano mi indica tre luci che provengono dal Passo Flamalgal, tre luci che danno l'idea di un'Ape…. Eccole, esclamiamo, arrivano le…. ragazze, era ora, la voce si sparge e tutti a guardare ste luci in lontananza. Nel frattempo dal Rifugio escono altre persone, che ridere. Ma che succede ? Le luci mentre si avvicinano si spostano, come mai ? Ma certo, altro che l' Ape da Valcona Soprana, sono tre moto 😀 Sicuramente è stato un finale di serata molto divertente, ora tutti a dormire (si fa per dire), domani ci aspetta il Marguareis, ma questa è un'altra storia.

Mirko

STAZIONE DI LIENZ - AUSTRIA

Due episodi, il primo che termina con una risata, il secondo no, almeno non subito….. Iniziamo con il primo, siamo tutti in Stazione al termine della bella gita in bicicletta da Dobbiaco a Lienz in attesa del treno che ci riporterà prima a San Candido quindi ancora circa tre km in bici per arrivare infine al Rosengarten Hotel di Dobbiaco dove siamo alloggiati. Siamo dunque in Stazione, facciamo i biglietti, passeggero e bici, treno con vagone adibito naturalmente al trasporto delle due ruote, il personale che si occupa di caricarle e successivamente scaricarle, un altro mondo….. Una nostra Socia ci chiede che cosa deve dire all'impiegato delle Ferrovie Austriache, al che uno di noi le risponde che bisogna fare un biglietto per San Candido, passeggero, bici e zaino. Come zaino ? risponde lei e l'altro, certo, quando sei davanti a lui ti giri e gli fai vedere le dimensioni del tuo zaino che hai sulle spalle così controlla le misure e ti fa il relativo biglietto. Detto fatto, va, chiede il biglietto e poi si gira facendo vedere lo zaino….. L' impiegato naturalmente non capisce, farfuglia qualcosa in tedesco, lei cerca di spiegare quanto deve pagare per sto zaino, ma non si intendono, da morire dal ridere. Prima che la situazione ulteriormente si complichi diciamo infine alla nostra amica che si tratta di uno scherzo e tutto finisce con una bella risata e l' impiegato che continua a non capire…. Questo accadeva nel 2012, ora vi racconto quello che è successo nella stessa stazione nel 2014. Stessa bellissima pedalata e una volta arrivati a Lienz, aver pranzato e girovagato per il bel centro storico ce ne andiamo in stazione ma ma fatti i nostri conti decidiamo di telefonare al noleggio bici di Dobbiaco e chiediamo di venirci a prendere con un minibus da venti posti, siamo in venti con venti bici, perfetto. Mentre aspettiamo io cerco di mettere un po' di ordine nel mio zaino, e mi capita in mano il fischietto che ho sempre con me :+e come un bambino mi metto a fischiare, solo che eravamo in Stazione su una panchina e il macchinista del treno in sosta davanti a noi chiude le porte fa per partire. Il Capostazione esce dal suo Ufficio e uralndo in tedesco lo ferma e con lo sguardo cerca questo cretino con il fischietto. Ero io e facendo fine di niente mi allontano alla chetichella ma giuro che il fischio che avevo fatto non era mirato a fare partire il treno, mica sono scemo, mi è venuto così, senza pensarci. Poteva succedere qualcosa di pericoloso.

Mirko

IL MATERASSINO SGONFIO

Qualche anno fa con la Pro Loco di Mendatica, tre giorni con partenza da San Bernardo di Mendatica e arrivo a Carnino, con pernottamenti alla "Terza" di Monesi e al Rifugio Don Barbera, con gli asini che portavano pranzo e cena del primo giorno. La "Terza" così soprannominata per essere stata ai suoi tempi la fermata degli impianti sciistici era allora solo un fabbricato per cui per la cena ed il pernottamento ci siamo dovuti arrangiare, io avevo portato due materassini da spiaggia, uno per me e uno per una nostra Socia. Si cena, si ride, si scherza e poi a nanna, tutti vicini sul quel pavimento, se ci penso.... Comunque gonfio I materassini e buonanotte. Intorno alle quattro questa mia amica mi dice "Mirko, il mio si sta sgonfiando, sarà bucato" e io "nessun problema, tieni il mio, mi etto sotto la schiena due o tre maglie e sono talmente stanco che dormirò come un ghiro. Un belino, non ho più chiuso occhio mentre la mia vicina dormiva beatamente. Ancora oggi quando ci vediamo glielo rinfaccio....

Mirko

LA GITA DELL' AVVOCATO

Vallon de la Miniere Settembre 2008 Questa rimarrà per sempre la Gita dell' Avvocato per la presenza appunto di questo professionista di Ventimiglia. Bene, lasciamo le auto presso il Lago delle Meches, lungo la strada per Casterino e poi iniziamo questo percorso non molto impegnativo ma lungo per cercare di arrivare al Refuge des Merveilles, con il vicino Lago Superiore. Siamo un bel gruppo, facciamo le nostre belle soste fino a quando ci becca un bel temporale poco prima di arrivare alla meta, per cui tutti dopo una breve sosta decidiamo di tornare indietro, ricordo che una di noi cade, si sbuccia un ginocchio e mi chiede se ho della Citrosidina, io le chiedo se non ha digerito, si, sto bene ma mi riferisco a quelle bustine disinfettanti…. Ah, Citrosil, rispondo, si ne ho un paio 😀 L'avvocato nel frattempo manifesta dolore ad una gamba, cammina a fatica, in discesa io e Ivano ci avviciniamo e in modo che lui senta diciamo "Bello lo zaino e anche la macchina fotografica, nel caso debba rimanere qui ce le prendiamo….." Lui ci guarda tra il divertito e lo stupito, forse più stupito. Proseguiamo "Anche gli scarponi non sono male, che numero porti ?" Cerchiamo di sdrammatizzare la situazione, non ce la fa più. Improvvisamente compare una macchina, di quelle che portano i turisti e cerchiamo di convincerlo a farsi dare un passaggio, niente da fare, vuole proseguire. Il gruppo è ormai molto avanti, siamo solo io e Ivano e ad un certo punto lui mi fa "Mirko tira fuori la corda che lo leghiamo e lo trasciniamo, non si può fare altro" L' Avvocato non sapendo se si scherzava o no si è subito po' ripreso e a fatica e lentamente siamo giunti al termine di questa gita sotto certi aspetti indimenticabile….. Ovvio che lui non si è mai più visto…..

Ciao Mirko

DA DOBBIACO A LIENZ IN BICICLETTA

Durante le nostre vacanze estive a Dobbiaco, nel 2012 e nel 2014 ci siamo ritagliati due momenti....ciclistici, vale a dire abbiamo percorso in bicicletta la famosa pista ciclabile che dalla cittadina della Val Pusteria porta a Lienz, in Austria con sosta alla nota fabbrica della Loacker. Sono 57 km tutti in leggera discesa,tranne qualche breve saliscendi, una ciclabile a tratti immersa nel bosco, una bella e interessante esperienza, con ritorno a Dobbiaco in treno oppure con un furgone apposito per il trasporto biciclette. Vengo ora però al racconto odierno che si riferisce ad un episodio capitato durante la vacanza dell'anno 2012. Noleggiamo le bici e via verso San Candido e in Austria, giornata bella, tutti motivati e gasati , io e Ivano poi che abbiamo trascorso moltissimi anni in sella, siamo ultrafelici. Come dicevo prima ogni tanto lungo il percorso ci si trova ad affrontare un breve, brevissimo dislivello e in uno di questi noto una nostra amica in leggera difficoltà, o almeno così mi sembra, per cui, senza dirle nulla, mi affianco a lei, e le appoggio una mano sulla schiena con l'intento di aiutarla , un gesto comune tra ciclisti, solo che facendo questo mi sbilancio e rotolo a terra, anzi, nella cunetta che delimita la pista ciclabile dal fiume Drava e se non c'era la rete a proteggermi finivo in acqua e chissà come andava a finire..... Comunque ero disteso contro sta rete, impossibilitato ad alzarmi e i miei cari amici invece di darmi una mano si divertivano a fotografarmi in quella posizione, fino a quando qualcuno,impietosito, si é finalmente deciso ad aiutarmi, tra l'altro non credo di avere queste foto, se qualcuno dei presenti quel giorno ce l'ha me la invii pure, grazie. Dopo questo inconveniente il viaggio é proseguito tranquillo fino a Lienz dove a fine giornata abbiamo preso il treno per ritornare in Hotel a Dobbiaco. Un giorno vi racconterò due simpatici ( a dire il vero uno no....) episodi accaduti alla Stazione Ferroviaria della città Austriaca.

Mirko

 Festa al Rifugio Valcaira

Quando possiamo partecipiamo sempre volentieri a questo evento, ben organizzato dalla Sezione Cai di Ormea. Il percorso ricalca quello della gita al Pizzo, solo che ad certo punto si volta a destra per raggiungere appunto il Rifugio, qualcuno prosegue per la vetta, io ho già dato….. 😀 Arrivati a destinazione ci sistemiamo, ci rilassiamo, assaggiamo ciò che gli amici di Ormea hanno preparato, qualcuno canta, una bella festa insomma. Mentre siamo lì a cazzeggiare, un tipo ci gira continuamente intorno e abbiamo l'impressione che voglia far colpo su qualcuna del gruppo, al che dico sottovoce a…. senti, ti piace ? lo faresti un peccatuccio con questo individuo ? Risposta : Senti Mirko, piuttosto che darla a questo qui mi ci pianto il basilico. Ho riso da stare male, abbiamo riso per un bel po' e rido ancora adesso a ripensarci. La gita ovviamente è quindi diventata la gita del…. basilico 😀😀

Buona giornata Mirko

LAGO DELL' AGNELLO

Questa che sto per raccontarvi è il resoconto del finale di una gita di qualche anno fa che poteva finire diciamo…non bene. Gita al Lago dell 'Agnello dal Gias del Basto, poco oltre Casterino, seguendo dapprima la strada per la Valmasque per scendere poi nel fiume e in seguito risalire verso il bivio per il Colle del Sabbione girando poi a sinistra per il lago. Panorama stupendo, giunti al lago solite foto, il pranzo a al monento di mettere la prua verso casa qualcuno lancia l'idea di un giro ad anello per arrivare al Refuge de Valmasque, il Lago Verde e quindi Casterino. Io non ci penso neanche, e anche qualcun altro la pensa come me per cui ci salutiamo dandoci appuntamento a fine gita al solito bar/rifugio a Casterino. Ce ne torniamo quindi con calma a valle, ci….accampiamo al bar e… aspettiamo, speriamo non tardino molto. Il tempo passa, i telefonini non funzionano, comincio a preoccuparmi, non conosco il giro e non mi posso rendere conto delle difficoltà, a poco a poco il bar di svuota, qualche dcs torna a casa, rimango io, non mi ricordo chi era con me, fatto sta che ad un certo punto salgo in auto e torno dalla sbarra dove inizia il percorso, il sole è sparito, comincia a fare buio, chiamo ad alta voce qualcuno, nessuna risposta, sono solo con una pila, ora sono veramente preoccupato, non so che fare. A stare fermo non ci riesco, inizio ad andare incontro, la strada è grande ma fa freschino, sono quasi senza voce a forza di chiamare, penso al peggio, che situazione ! Poi all'improvviso vedo delle ombre, sento parlare, sono loro o meglio qualcuno di loro…. , faccio strada con la pila e mi raccontano di un per orso lungo e difficile, qualcuno ha avuto dei problemi. A poco a poco arrivano tutti, stanchissimi ma…. integri, che è quello che conta, non dimentichiamolo mai. Ormai è quasi notte, ci contiamo, non manca nessuno, torniamo a casa, e io penso con preoccupazione a fare tutta sta strada al buio…. Arriviamo a casa naturalmente tardissimo e qualcuno di noi questa gita difficilmente la scordera'. Mirko

LA SPIAGGIA DEL PROSCIUTTO

Capirete in seguito il perchè… del prosciutto Vacanza in Corsica qualche anno fa Arrivo al mattino a Bastia e poi in auto con destinazione Macinaggio da dove inizierà il nostro cammino lungo il famoso sentiero dei doganieri fino a Barcaggio. Giunti sul porto diamo una mezz'ora di tempo a tutti per procurarsi da bere e da mangiare, io entro in un piccolo supermercato dove acquisto del prosciutto cotto, del pane e qualcosa da bere anche perché lungo il percorso a parte un piccolo chiosco su una spiaggia non troveremo niente e non siamo sicuri che sia aperto. Ora naturalmente non sto a fare il resoconto della gita ma solo quello che mi è successo durante la classica sosta in spiaggia per il pranzo e cioè che mentre sto preparando il mio amato panino, mi scivola il prosciutto sulla sabbia. Inorridito lo raccolgo e cerco disperatamente di ripulirlo, qualcuno mi consiglia di andare in acqua a lavarlo, come un tonno ci vado e mi ritrovo in mano una poltiglia che di prosciutto non aveva più niente…. Meno male che in queste occasioni c'è sempre qualcuno pronto a offrire qualcosa da mettere sotto i denti al malcapitato di turno. Ovviamente la spiaggia che credo si chiami di Tamarone, ormai è diventata quella del prosciutto di Mirko, un'altra storia e non l'ultima legata ai miei panini.

Mirko

ANELLO DI ZUCCARELLO 9 Febbraio 2014

I miei panini persi e.... ritrovati Un gran bel giro nell' entroterra di Albenga, Zuccarello etc. e come sempre ad una certa ora cerchiamo un luogo per pranzare e stavolta essendo un gruppo piuttosto numeroso ci vorrebbe un posto grande che fortunatamente troviamo a Castelvecchio di Rocca Barbena, un prato con panchine e tavoli, l'ideale insomma. Essendo sudato e avendo il ricambio nello zaino mi appoggio ad un muretto e mi infilo una maglia asciutta, nel frattempo gli altri sono già....a tavola. Una volta sistemato mi appresto al pranzo anche io e con una mano nello zaino cerco i miei amati panini con il pomodoro, boh, non ci sono, ora provo nelle tasche laterali, niente, qualcuno mi dice "allora Mirko, oggi sei a dieta ?" Allora io tiro fuori tutto, nulla, i panini sono spariti, li avrò scordati ? Non credo. Si avvicinano in molti, mi chiedono se voglio qualcosa, io divento un po' nervoso perché penso ad uno scherzo durato un po' troppo, lo dico, dai ragazzi, tirateli fuori, per favore, niente. Maria, dall'altra parte del prato, ignara di quello che mi sta succedendo mi chiede a che altezza siamo e io, sempre più nervoso la mando a quel paese, facendola rimanere malissimo. Mi appoggio al muretto e lo sguardo va giù nelle fasce sottostanti dove noto i miei due panini, fasciati nella carta stagnola, caduti laggiù mentre mi cambiavo, in un posto impervio, e che il buon Davide B. mi ha recuperato, finalmente. Ho chiesto scusa a tutti se avevo sospettato di loro ed in particolare a Maria alla quale ho spiegato l' accaduto 😀

Buon fine settimana

Mirko

LA..... GUARDIA FORESTALE AL PASSO DELLE SALINE

Escursione da Carnino, giunti al Passo delle Saline sosta pranzo, ora non ricordo se qualcuno di noi era salito fino alla Cima delle Saline, ma comunque l'episodio in questione si consuma al Passo..... Vediamo scendere giù dalla Cima due escursionisti, io indosso un paio di pantaloni sul marrone, maglione verde, cappello verde, al collo il binocolo, in una mano il gps e nell'altra la macchina fotografica , in pratica con uno sguardo sommario posso essere scambiato per una Guardia del Parco e allora quando sono a poca distanza dico loro “ Buongiorno, spero che sappiate che siamo in un'area protetta, avete mica raccolto della flora proibita ? Quei due quasi impallidiscono, mi dicono che hanno scattato solo delle foto alla Regina delle Alpi, la stella alpina, tanto per capirci. Bene, rispondo, meglio così, allora non vi guardo nello zaino, ma subito dopo dico loro che si tratta di uno scherzo e offriamo i pasticcini già belli e pronti, con risate che vi potete immaginare, e detto tra noi secondo me qualcosa di.....proibito lo avevano raccolto, il tutto é durato comunque trenta secondi, questi non sono scherzi che devono durare a lungo. La Domenica dopo io non sono andato in gita ma chi era nella Valle delle Meraviglie, credo al Refuge des Merveilles ha incontrato uno di quei due escursionisti e hanno ricordato quello che era successo la settimana prima.

Mirko

ISOLA D'ELBA 2009

Questa è stata la prima vacanza "lunga" del nostro gruppo, Hotel Mirage a Marciana Marina. Nel preparare la vacanza avevamo anche prenotato una guida tramite un Tour Operator di Portoferraio in modo da non perdere tempo per cercare i percorsi etc.

Ed è della guida che vi racconto oggi. Allora, primo giorno, appuntamento fuori dall'Hotel, arriva con mezz'ora di ritardo, in moto…. Già lì io avevo fiutato che…. Va be', si parte, lui dice venitemi dietro e dopo due curve sparisce, è in moto…. ma riusciamo a ritrovarlo e mi rendo conto che Roberto, questo il suo nome, di guida ha ben poco e la prova è che quando Sara, in vetta ad una montagna gli chiede se quelle all'orizzonte sono le montagne della Corsica, di Capraia, lui risponde che forse è la Toscana, lasciamo perdere….

Ma il bello viene ora, Ivano si fa male ad una gamba, sono in coda al gruppo con lui e contatto la guida per avvisarlo, risposta "non sono mica un medico" Belin non ci ho più visto, come si suol dire, quando lo abbiamo raggiunto penso di avergli detto cose di cui a ripensarci ora mi vergogno ma ero veramente incavolato. Ultima serata, andiamo tutti in centro a Marciana Marina in un Bar/gelateria, Stefania poveretta era stata morsa da qualcosa ad un occhio se non ricordo male, invitiamo nostro malgrado anche sto tipo di guida il quale cercando di prendere da bere dal vassoio ne versa il contenuto proprio su Stefi che già era su di morale….. e senza neanche chiederle scusa, veramente un personaggio da lasciare perdere. Comunque a parte lui la vacanza è stata bella, abbiamo visto bei posti.

Mirko

MUSEO DES MERVEILLES

Museo des Merveilles di Tenda Ho due ricordi diversi tra loro di questo bellissimo e molto interessante Museo che consiglio di andare a visitare, foto, video e altro ancora sul territorio di Tenda e dintorni, in particolare la Valle delle Meraviglie. Una volta dentro ognuno si ferma a consultare e visionare ciò che più gli interessa, ci diamo un appuntamento per una certa ora e poi tutti a casa o presumibilmente prima al bar….. Dunque, l'ora fissata si sta avvicinando e io come un cane pastore sto cercando di recuperare le mie pecorelle, giro per i corridoi, e ne farlo incontro una nostra Socia, non mi ricordo chi e insieme torniamo verso l' uscita, solo che passando davanti ad un manichino con le sembianze di uomo preistorico, lancia i mano etc, una cellula fotoelettrica fa scattare qualcosa e questo si mette a parlare e agitare la lancia, nel silenzio più assoluto. Io pur spaventato faccio appena in tempo a prendere al volo l' amica al mio fianco che stava cadendo a terra, impaurita. E questo è il primo racconto, il secondo è più breve e mi riguarda personalmente in quanto una volta dentro al museo ho tirato fuori la bottiglia di acqua dallo zaino e mi è scivolata sul pavimento, un litro e mezzo….. in mezzo ai visitatori,una figura… Ho dovuto quindi chiedere ai responsabili stracci e scopa per dare una asciugata con gli altri dcs che ridevano alle mie spalle. Ho scritto questo racconto con la morte nel cuore, Matteo, il mio gatto ieri ci ha lasciato, la morte dei giusti, non lo trovavo ed era dietro casa come se dormisse, aveva 16 anni e ha fatto una bella vita, ma è dura, molto dura non vederlo più.

ROCCA DELL' ABISSO 24 Agosto 2014

È inutile, io sto percorso lo patisco più d altri, tanto è vero che arrivati al Forte Giaura mi fermo e aspetto con qualcun altro che ritornino i dcs che hanno proseguito per la vetta. Bella giornata, ci rilassiamo, guardiamo lassù se vediamo qualcuno ma è ancora presto, non fa niente, aspettiamo. Eccoli che arrivano, qualcuno ha la faccia imbronciata e mi chiedo perché, Stefania in particolare….. Belin è successo che lei, Ivano e Giorgio si sono portati negli zaini spumante, dolci etc. anche una tovaglia…. per festeggiare il mio compleanno trascorso da pochi giorni. Loro pensavano che pur andando piano sarei arrivato comunque e invece io ero disteso a prendermi il sole ignaro di questa bella idea. Stefania mi ha confessato che mi avrebbe strozzato, la capisco…… Comunque la festa invece che in vetta l' abbiamo, anzi l' hanno organizzata al Forte e come sempre in questi casi mi sono commosso però ogni tanto Stefi, Giorgio e Ivano mi rinfacciano questa cosa.

Un caro saluto a tutti voi.

Buona giornata Mirko

IL PANINO CON IL PEPERONCINO....

Buongiorno dcs,stavolta lo scherzo lo hanno fatto a me.... Eravamo credo in Francia, ma il luogo non ha molta importanza, é ciò che mi é successo che vi voglio raccontare. Arrivati ad una certa ora, come sempre ci cerchiamo un posto dove poter pranzare, trovato, ci accampiamo, io credo, ora non ricordo bene, di aver tolto i miei panini con la marmellata dallo zaino e credo di essere andato in bagno o di averli lasciati per un attimo incustoditi, fatto sta che al momento di addentarne uno per poco svengo, ma cosa cavolo ci ho messo stamattina nel panino ? Va a finire che mi sono sbagliato , altro che marmellata, non dico niente ma noto degli sguardi sornioni, ormai li conosco e allora ridendo mi dicono che qualcuno ha ci inserito del peperoncino, belin, mi sembrava di morire, non sono abituato. Gentilmente poi mi hanno offerto altre cose e tutto é finito lì, in allegria, Allora, il merito di questo scherzo, se si può chiamare merito.... é di Stefania, me lo ha confessato e però per attuare il suo malefico piano ha avuto necessità di un complice e penso di sapere chi é stato.

Mirko

IL PIZZO D' ORMEA

Mongioie, Marguareis, Pizzo d'Ormea, nomi che hanno accompagnato la mia fantasia fin da bambino, ascoltavo rapito i racconti di chi ci era stato e mi chiedevo se un giorno..... E infatti qualche anno prima di iniziare l'avventura con i dcs sulle prime due montagne ci sono andato ma il Pizzo l'avevo diciamo.... evitato, sapendo anche che l'ultimo pezzo era ed è un po' esposto e io soffro di vertigini... Però l'idea mi ha sempre affascinato, soprattutto perché è una montagna visibile dai dintorni di Imperia, da casa mia, per cui quando anni fa Efrem, la nostra indimenticabile guida di allora decide di organizzarvi la gita, io e numerosi dcs ci iscriviamo. Finalmente, penso, oggi arriverò in vetta, ma non avevo fatto i conti con la stanchezza, infatti presso il tabellone poco sotto la cima qualcuno dice "e se ci fermassimo qui ?" Non aspettavo altro, mi fermo quindi con altri dcs, ci riposiamo e aspettiamo il resto del gruppo che aveva proseguito, stavolta è andata male. Ci riprovo anni dopo, da solo ma è una giornata da dimenticare, caldo, sole, bevo forse troppo, mal di pancia e anche stavolta addio Pizzo, ben prima del tabellone. Di queste cose ne avevo parlato naturalmente in gruppo e Stefania mi invita, anzi invita è una parola troppo gentile..... a riprovare ma sono un po' indeciso, credo di farcela fin poco sotto la vetta ma poi ? Niente da fare, insiste per cui non mi resta altro che organizzare questa benedetta gita, siamo un bel numero ma io non sono del tutto convinto, spero che si metta a piovere così ci giriamo indietro, niente, si prosegue.... Eccomi ora quindi nel tratto finale, per me difficile, ho Ivano davanti e Giorgio dietro appiccicati, mi parlano, mi tranquillizzano, c'è anche Angela lì vicino, me ne frego faccio ugualmente la pipi'..... più sotto lo strapiombo. Ad un certo momento dico a quella m..... di Ivano cosa sono quelle pietre bianche laggiù in fondo, risposta "non sono pietre, sono le ossa di tutti quelli che sono caduti cercando di arrivare in cima" Quando si dice fare coraggio ad un amico..... Eccomi in vetta, ci sono riuscito, sono emozionato, devo assolutamente ringraziare Stefania per avere insistito, e Giorgio che con Ivano mi sono stati vicino, molto vicino nel momento per me più impegnativo.

Mirko

GLI OLANDESI....

Buongiorno dcs Ora vi racconto un simpatico episodio avvenuto durante una nostra gita sulle montagne che circondano Monesi. Dunque, dopo una discreta salita arriviamo al Rifugio Sanremo dove decidiamo di fermarci per il pranzo. Mentre siamo lì che ci rifocilliamo e che ce la raccontiamo ecco in lontananza due escursionisti che si avvicinano, hanno le magliette arancioni per cui subito diciamo "arrivano due olandesi....", appunto come il colore della maglia che contraddistingue la nazionale di calcio dei Paesi Bassi.... forse era il periodo dei mondiali. Eccoli, li salutiamo e li invitiamo a fare due chiacchiere con noi, non sono olandesi naturalmente.... sono milanesi. Terminato il pranzo decidiamo di arrivare fino alla statua del Redentore non molto distante e i nostri nuovi amici ci seguono anche perchè se non ricordo male non ci erano mai stati. Una volta arrivati lì Ivano è come si suol dire.... "nel suo", con il bastoncino indica ai due milanesi tutte le cime circostanti, il panorama è, come sapete, bellissimo. Io e Grazia però ad un certo punto ci guardiamo e ci capiamo immediatamente, abbiamo avuto la stessa idea, uno di loro ha due belle tasche posteriori dello zaino vuote...quelle tasche con la rete tanto per capirci. In un attimo recuperiamo una bella pietra, ci fiondiamo poco distante dove c'è il libro dei visitatori, ci procuriamo una penna e scriviamo sulla pietra "daichespiana e la data", dopo di che con assoluta destrezza e delicatezza degne di un borsaiolo professionista la infiliamo in una delle tasche dello zaino sulle spalle del nostro nuovo amico che è ancora tutto preso dalle interessanti spiegazioni di Ivano e non si accorge di nulla. Ci salutiamo, consegno loro il nostro classico biglietto da visita e noi proseguiamo in discesa verso Monesi e le nostre auto. Dopo qualche giorno mi arriva una mail da parte di uno di loro che mi prega di ringraziare Ivano, ci fa i complimenti circa il nostro gruppo e..... P. S. "Grazie mille per quella stupenda pietra che ora è in bella mostra sulla scrivania del mio studio. 😀😀