PILONI VOTIVI

In questa pagina verranno inserite foto ed eventualmente notizie circa i Piloni votivi e le Edicole che si trovano lungo i nostri cammini.

Fanno parte delle nostre tradizioni, un tempo si facevano importanti processioni che toccavano queste storiche testimonianze di un tempo che fu.

Tranne qualche raro esempio questa usanza si e' ormai persa.

Ancora oggi comunque queste costruzioni hanno un significato religioso, non e' raro infatti vedere qualcuno che porta dei fiori e cerca di sistemare , di pulire in particolare le edicole con le statue dei Santi.

- Ci vediamo dal pilone prima di....- oppure per indicare un sentiero - arrivati all'edicola voltare a sinistra...-

Servono anche per identificare dei luoghi che altrimenti non si saprebbe come indicare.

I piloni e le edicole votive sorgevano lungo le vie di comunicazione per confortare il viandante o per commemorare vicende e persone.

Le troviamo spesso in corrispondenza di incroci: luoghi dove, da tradizione orale, la notte si riuniscono le “bassure” (streghe) e v’è maggior necessità di protezione.

TRE PILONI LUNGO LA STRADA CHE DA TORRIA PORTA ALLA MADONNA DELLA NEVE 

TORRE DI VEGLIASCO - Torre di Vegliasco del 967, antica proprietà della famiglia Aleramo. Nello stemma della città si trova raffigurata questa torre conica che insieme al torrione fanno la guardia alla costa.

TORRE DI VEGLIASCO - Torre di Vegliasco del 967, antica proprietà della famiglia Aleramo. Nello stemma della città si trova raffigurata questa torre conica che insieme al torrione fanno la guardia alla costa.

TORRE SARACENA DI TORRAZZA - Durante il XVI secolo, le nostre coste furono prese d'assalto, a più riprese, da gruppi barbareschi i quali,  nei periodi estivi, sbarcavano in Liguria per fare razzia di ogni cosa e uomini. Nel 1562, in particolar modo, il saccheggio fu alquanto violento, causò la morte di una decina di persone, la distruzione totale del paese e la deportazione di una quarantina di concittadini, soprattutto giovani donne.   Per questo motivo la torre rappresenta per noi abitanti di Torrazza e della Val Prino un simbolo di difesa, resistenza e, perchè no, di orgoglio. Il torrione è meta, tutto l'anno, di tantissimi turisti ed è anche utilizzato per matrimoni, è pertanto un

TORRE SARACENA DI TORRAZZA - Durante il XVI secolo, le nostre coste furono prese d'assalto, a più riprese, da gruppi barbareschi i quali, nei periodi estivi, sbarcavano in Liguria per fare razzia di ogni cosa e uomini. Nel 1562, in particolar modo, il saccheggio fu alquanto violento, causò la morte di una decina di persone, la distruzione totale del paese e la deportazione di una quarantina di concittadini, soprattutto giovani donne. Per questo motivo la torre rappresenta per noi abitanti di Torrazza e della Val Prino un simbolo di difesa, resistenza e, perchè no, di orgoglio. Il torrione è meta, tutto l'anno, di tantissimi turisti ed è anche utilizzato per matrimoni, è pertanto un " luogo vivo ".

TORRE ALPICELLA -  Torre Alpicella Il punto più alto di Capo Berta Torre Alpicella (Ph: Comune di Diano Marina) La torre di Diano Marina si trova nel punto più alto di Capo Berta, a 267 m sul livello del mare e, quindi, la sua posizione elevata fa pensare a funzioni di avvistamento più che di difesa:  mentre lungo le coste si innalzavano torri armate per la difesa del territorio, sulle alture con ampia visuale sul mare si trovavano le torri-lanterna, prevalentemente destinate alle segnalazioni e armate solo per la propria difesa.  A volte a questo uso venivano adibiti anche i mulini a vento che - pur destinati a sfruttare la ventilazione costante delle aree elevate, in zone povere di energia idraulica - per la loro ubicazione erano atti al controllo del territorio.  La forma circolare e la posizione della torre dell'Alpicella potrebbero indicare quindi un mulino; tuttavia lo spessore della muratura - in pietra grezza locale - e la collocazione della porta d'ingresso a nord-est, soprelevata rispetto al piano di campagna, secondo una pratica difensiva caratteristica che si ritrova anche nella torre di Pairola, suggeriscono invece la destinazione a torre d'avvistamento.  La torre dell'Alpicella è sormontata da una copertura tronco-conica caratteristica, di cui non sono noti altri esempi. E' pertanto difficile individuarne l'artefice e la datazione.  Va infatti ricordato che sia la progettazione sia la costruzione delle difese costiere erano affidate all'iniziativa locale, a meno che non esistessero ragioni strategiche importanti, tali da consigliare l'intervento diretto della Repubblica.  Le maestranze del luogo seguivano quindi criteri costruttivi personali a volte ricorrenti, il che consente in qualche caso di datare le torri e ricondurle al loro artefice.  La Torre si trova nell'entroterra di Diano Marina nella frazione di Diano Gorleri in zona Colle San Leonardo. Sulla strada principale, via Diano Calderina, si trova una deviazione con il cartello che indica il percorso per raggiungere la torre.

TORRE ALPICELLA - Torre Alpicella Il punto più alto di Capo Berta Torre Alpicella (Ph: Comune di Diano Marina) La torre di Diano Marina si trova nel punto più alto di Capo Berta, a 267 m sul livello del mare e, quindi, la sua posizione elevata fa pensare a funzioni di avvistamento più che di difesa: mentre lungo le coste si innalzavano torri armate per la difesa del territorio, sulle alture con ampia visuale sul mare si trovavano le torri-lanterna, prevalentemente destinate alle segnalazioni e armate solo per la propria difesa. A volte a questo uso venivano adibiti anche i mulini a vento che - pur destinati a sfruttare la ventilazione costante delle aree elevate, in zone povere di energia idraulica - per la loro ubicazione erano atti al controllo del territorio. La forma circolare e la posizione della torre dell'Alpicella potrebbero indicare quindi un mulino; tuttavia lo spessore della muratura - in pietra grezza locale - e la collocazione della porta d'ingresso a nord-est, soprelevata rispetto al piano di campagna, secondo una pratica difensiva caratteristica che si ritrova anche nella torre di Pairola, suggeriscono invece la destinazione a torre d'avvistamento. La torre dell'Alpicella è sormontata da una copertura tronco-conica caratteristica, di cui non sono noti altri esempi. E' pertanto difficile individuarne l'artefice e la datazione. Va infatti ricordato che sia la progettazione sia la costruzione delle difese costiere erano affidate all'iniziativa locale, a meno che non esistessero ragioni strategiche importanti, tali da consigliare l'intervento diretto della Repubblica. Le maestranze del luogo seguivano quindi criteri costruttivi personali a volte ricorrenti, il che consente in qualche caso di datare le torri e ricondurle al loro artefice. La Torre si trova nell'entroterra di Diano Marina nella frazione di Diano Gorleri in zona Colle San Leonardo. Sulla strada principale, via Diano Calderina, si trova una deviazione con il cartello che indica il percorso per raggiungere la torre.

PONTE DI CLAVI (Imperia)

PONTE DI CLAVI (Imperia)

FOTOGRAFIA SCATTATA DURANTE LA BALCONATA DI ORMEA ( I sapori della balconata) DEL 2017

FOTOGRAFIA SCATTATA DURANTE LA BALCONATA DI ORMEA ( I sapori della balconata) DEL 2017

TRA BESTAGNO E VILLA VIANI

TRA BESTAGNO E VILLA VIANI

BESTAGNO

BESTAGNO

BESTAGNO

BESTAGNO

QUESTA STATUA RAPPRESENTA IL CONFINE TRA I PAESI DI VILLA GUARDIA E VILLA VIANI

QUESTA STATUA RAPPRESENTA IL CONFINE TRA I PAESI DI VILLA GUARDIA E VILLA VIANI

PILONE VOTIVO POCO PRIMA DELLA PIEVE DI SAN MICHELE A BESTAGNO

PILONE VOTIVO POCO PRIMA DELLA PIEVE DI SAN MICHELE A BESTAGNO

FOTO SCATTATA IN OCCASIONE DI UNA NOSTRA GITA IN VAL PRINO

FOTO SCATTATA IN OCCASIONE DI UNA NOSTRA GITA IN VAL PRINO

MADONNA DEGLI ANGELI, POCO PRIMA DI GAZZELLI VENENDO DA IMPERIA E DOVE INIZIA UN BELLISSIMO SENTIERO

MADONNA DEGLI ANGELI, POCO PRIMA DI GAZZELLI VENENDO DA IMPERIA E DOVE INIZIA UN BELLISSIMO SENTIERO

DINTORNI DI MONTEGRAZIE

DINTORNI DI MONTEGRAZIE

TRA TORRIA E IL BIVIO PER CESIO

TRA TORRIA E IL BIVIO PER CESIO

TRA CHIUSANICO E TORRIA

TRA CHIUSANICO E TORRIA

TRA GAZZELLI E CHIUSANICO

TRA GAZZELLI E CHIUSANICO

TRA GAZZELLI E CHIUSANICO

TRA GAZZELLI E CHIUSANICO

Ponte di San Lazzaro Reale - Uno dei ponti più belli del Ponente - Il ponte di San Lazzaro Reale è a due campate in stile romanico, e risale alla fine dell’XV secolo. Era un importante nodo viario tra la Via Marenca, Lucinasco, la direttrice di fondovalle lungo il Torrente Impero e Caravonica

Ponte di San Lazzaro Reale - Uno dei ponti più belli del Ponente - Il ponte di San Lazzaro Reale è a due campate in stile romanico, e risale alla fine dell’XV secolo. Era un importante nodo viario tra la Via Marenca, Lucinasco, la direttrice di fondovalle lungo il Torrente Impero e Caravonica

PONTE DEI CAVALIERI DI MALTA A DOLCEDO - La costruzione dovrebbe essere risalire alla fine del 1200 ed essere opera dei Cavalieri di Malta. Natalino Trincheri  racconta così la storia di questa meraviglia architettonica medioevale: ” Il ponte fu costruito nel 1292, come attesta una incisione, quando i Cavalieri di Malta, presenti sul territorio, con lungimiranza decisero di unire la parte alta di Dolcedo con quella bassa, per favorire il commercio dei prodotti agricoli. A quel tempo il paese era il centro vitale della Val Prino e importante punto di interscambio del sale e dell’olio. Grazie a quel ponte i mercanti poterono sviluppare nuovi spazi in direzione del mare e verso il Piemonte. A distanza di tanti secoli, la croce tipica dei Cavalieri di Malta è ancora oggi visibile, scolpita sul lato sinistro del ponte”.

PONTE DEI CAVALIERI DI MALTA A DOLCEDO - La costruzione dovrebbe essere risalire alla fine del 1200 ed essere opera dei Cavalieri di Malta. Natalino Trincheri racconta così la storia di questa meraviglia architettonica medioevale: ” Il ponte fu costruito nel 1292, come attesta una incisione, quando i Cavalieri di Malta, presenti sul territorio, con lungimiranza decisero di unire la parte alta di Dolcedo con quella bassa, per favorire il commercio dei prodotti agricoli. A quel tempo il paese era il centro vitale della Val Prino e importante punto di interscambio del sale e dell’olio. Grazie a quel ponte i mercanti poterono sviluppare nuovi spazi in direzione del mare e verso il Piemonte. A distanza di tanti secoli, la croce tipica dei Cavalieri di Malta è ancora oggi visibile, scolpita sul lato sinistro del ponte”.